Il Cammino di Sant'Antonio

TAPPA 15: MONTEPAOLO / DOVADOLA - ROCCA SAN CASCIANO

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AGGIORNAMENTO POST ALLUVIONI 2023 - 21 gennaio 2024 - direzione La Verna - NON SEGUIRE LE TRACCE, LE INFORMAZIONI DELLA GUIDA CARTACEA E LA SEGNALETICA SUL TERRENO. A causa delle numerose frane sul vecchio tracciato si può raggiungere in sicurezza Rocca San Casciano seguendo la strada provinciale 104 fino all’intersezione  con la SP47 girando a destra su via Monte Colombo. Si segue la provinciale fino all’incrocio con la statale alla periferia di Rocca San Casciano. L’agriturismo La Sorgente si può raggiungere in sicurezza e in poco tempo seguendo l’unica deviazione a sinistra su asfalto.

DOVADOLA DIREZIONE PADOVA - All’uscita di Rocca San Casciano salire su via Monte Colombo lungo la SP47 fino all’intersezione con la SP104 da seguire fino a Dovadola. Il tracciato indicato nella traccia e nella guida non è percorribile a causa delle frane. Si precisa che questo nuovo percorso NON è indicato con la segnaletica; inoltre NON seguire l’indicazione della tabella all’uscita di Rocca San Casciano all’intersezione con via Monte Colombo che suggerisce di seguire la statale, ma salire a destra sulla SP47. L’agriturismo La Sorgente non è molto lontano dal percorso suggerito.

Dovadola merita sicuramente una visita attenta. Molte sono le cose da vedere. Per primo diciamo che Il nome Dovadola deriva dal latino DUO e VADORA, ossia due guadi. Chiamata così grazie alla sua posizione lungo il fiume Montone e i due guadi da cui deriva il nome. Dovadola fu dominata dai conti Guidi per molto tempo. Da vedere la spettacolare Rocca dei Conti Guidi. Nella parte più antica del paese risalente al XII secolo con una altezza di 30 metri. Ai piedi della Rocca vi è la Murata cittadina. Un antica fortificazione Fiorentina con annessa, al suo interno, la Torre dell'orologio. Da non perdere l'Oratorio di San Gennaro con uno sfoggio di pitture del Settecento. Il personaggio più importante di Dovadola è sicuramente la beata Benedetta Bianchì Porro, sepolta nell'Abbazia di Sant'Andrea a Dovadola.  L'Abbazia è un esempio di commistione fra architettura rinascimentale e medioevale. 

A Rocca San Casciano possiamo ammirare la centrale Piazza Garibaldi con segni evidenti della passata dominazione Fiorentina. Chiamata affettuosamente "a baccalà" dagli abitanti per la curiosa forma a triangolo. Dalla piazza è ben visibile dall'esterno il Palazzo Pretorio con al suo fianco la seicentesca Torre Civica con l'orologio risalente al Cinquecento. Assolutamente da vedere la Chiesa  del Suffragio. Edificata nel '600 dopo che un terribile terremoto aveva reso inagibile l'antica Pieve. Con al suo interno opere d'arte molto pregevoli del '400 e '500. Da Piazza Garibaldi si potrà raggiungere agevolmente il Ponte Vecchio. Opera datata inizio XVII. Da qui avremo una suggestiva visione dell'ansa creata dal Fiume Montone in prossimità dell'abitato di Rocca. Altra Chiesa meritevole di una visita è la Chiesa di S. Maria delle Lacrime, completata nel 1784 grazie al Granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Al suo interno pregevoli opere d'arte del '400 e '500.

Ringraziamo Apt Emilia Romagna per l'ospitalità nel sito www.camminiemiliaromagna.it

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